A partire dall’autunno è piuttosto naturale sentire l’esigenza di raccogliersi in sè disperdendo meno energie possibili sia a livello fisico che psichico, nelle stagioni calde infatti l’energia è centrifuga, spinge cioè verso l’esterno mentre in questa fase dell’anno succede esattamente il contrario, l’energia si muove verso il basso e verso l’interno, come la linfa delle piante o il lento movimento delle foglie che cadono e fluttuano nell’aria prima di posarsi al suolo per nutrire la terra. Perciò è importante concedersi più tempo di riposo e dedicarsi a pratiche introspettive quali il pranayama e la meditazione. Quest’ultima si può fare sia in un luogo chiuso nella posizione seduta oppure in cammino per almeno mezz’ora approfittando delle ore più calde e luminose della giornata per stare all’aria aperta, ben coperti, così da garantirci un buon funzionamento del metabolismo, tono dell’umore, difese immunitarie più forti e una maggior produzione di endorfine, che oltre ad essere ottime sostanze analgesiche naturali, sono utili per combattere stress e donarci piacevoli sensazioni.

MEDITATIONE SUL MANTRA OM NAMAH SHIVAYA

Om Namah Shivaya è tra i mantra più noti nel mondo indù. È composto da sei sillabe, Om, Na, Mah, Shi, Va, Ya che pare si riferiscano agli elementi: terra, acqua, fuoco, aria e spazio. Namaḥ nella lingua sanscrita significa “abbandonarsi”,“arrendersi”.Shivaya fa riferimento a Shiva, colui che distrugge il falso, l’ignoranza e le cattive tendenze.

Seduti su una sedia oppure a terra con il supporto di un cuscino alto; la colonna vertebrale ben diritta, il mento leggermente rientrato, le spalle rilassate, le mani appoggiate sulle ginocchia, le braccia rilassate. Il respiro sarà lento, profondo e consapevole. Quando inspirate immaginate l’aria che dalla sommità del capo scende verso il bacino, durante l’espiro accadrà il contrario: l’aria risale dal basso sino al vertice del capo. Dopo qualche respirazione cominciate a ripetete mentalmente NAMAH mentre inspirate e SHIVAYA mentre espirate. Durante la recita del mantra immaginate che le sillabe scendano dalla testa al bacino quando inspirate recitando namah e che salgono mentre espirate e recitate shivaya. Continuate a rimanere concentrati sul suono interno e sul respiro che diventerà sempre più lento e profondo. Eseguite almeno per 5-10 minuti.

IL PRANAYAMA

Lavorando su queste tre respirazioni, oltre a sperimenterete l’ascolto graduale di ogni fase dell’atto respiratorio calmerete la mente e libererete il prana.

Il respiro circolare

Visualizzate mentalmente un cerchio: inspirando, contate fino a 2 mentre percorrete mentalmente la metà del cerchio; nell’espirare, contando sempre fino a 2, visualizzate l’altra metà. Eseguite la respirazione per 2/3 minuti.

Il respiro triangolare

Terminato l’esercizio precedente, visualizzate un triangolo: inspirando, contate fino a 3 mentre ne percorrete lentamente un lato; poi, in fase di espirazione, contando sempre fino a 3, visualizzate un altro lato del triangolo. Infine, trattenendo il respiro per 3 tempi, passate al terzo lato. Eseguite la respirazione per 5 minuti.

Il respiro quadrato

Visualizzate un quadrato: inspirando, contate fino a 4 mentre ne percorrete mentalmente un lato; quindi, trattenete il respiro e, contando fino a 4, visualizzate un altro lato del quadrato. Espirando, contate ancora fino a 4, percorrendo il terzo lato; infine, trattenete il respiro per altri 4 tempi, concentrandovi sull’ultimo lato. Eseguite la respirazione per almeno 10 minuti.