Le notizie sono sempre più allarmanti, giornali, televisione e social media sono pieni di notizie che ci mettono in allerta.

E’ molto importante però trovare il modo di rimanere tranquilli anche in questa situazione che diventa ogni giorno più grave e difficile perchè la paura innesca nel sistema vegetativo autonomo tutti quegli atteggiamenti – la difesa, l’attacco, la fuga – che inducono l’organismo a produrre sostanze come l’adrenalina, la noradrenalina, il cortisolo, ormoni che stressano pesantemente il sistema immunitario e ci conducono più facilmente in una condizione di fragilità e malattia.

Serve trovare spazi per coltivare “le cose belle” che producono nell’organismo sostanze come la serotonina, la dopamina e l’ossitocina che lavorano in senso inverso rispetto a quelle sopra citate.

Tutti ci dicono che ora, avendo più tempo, possiamo dedicarci a noi stessi facendo quello che più ci piace, ma non credo sia sempre giusto.

Credo piuttosto che dovremmo occuparci di cose che tengano “alta la  nostra frequenza”; è importante approfittare di questo tempo offerto per “alzare il tiro” delle cose che facciamo. Leggiamo libri più colti, elaboriamo riflessioni più profonde, ascoltiamo musica meno commerciale, nutriamoci di cibi più complessi e sforziamoci di fare meno “cose facili”. Questa non è pedanteria, è la possibilità che ci diamo per fare un balzo quantico, un cambiamento dello stato vibrazionale che poi si manifesta con una evoluzione interiore.

Può essere molto faticoso ma è essenziale educare noi stessi alla cultura e allo studio della nostra dimensione interiore perchè  così  possiamo plasmare le nostre vite esaltando le emozioni più vere, scegliendo i valori più elevati e modellando le nostre scelte e i nostri rapporti pervasi da una nuova consapevolezza. Così facendo, attiviamo altresì il sistema parasimpatico responsabile della produzione di neurotrasmettitori eccezionali come le endorfine che ci donano senso di grande benessere, una potente attività analgesica e stimolante.

Ecco allora alcune idee non facili ma molto utili ad allenare il cervello a potenziare l’attività di geni coinvolti nei processi di apprendimento e memoria e a ridurre l’attività di altri geni associati alla neuro-degenerazione. Una musica, un libro, un piatto e una pratica.

MUSICA

Wolfang Amadeus Mozart, la Sonata k488

 

LIBRO

“Da alcuni libri si apprendono i sentimenti che, a differenza delle pulsioni e delle emozioni, non sono dati per natura, ma, dall’origine del mondo si acquistano per cultura, come ci insegnano i miti dei primitivi, la mitologia greca, dove ogni dio è espressione di un sentimento umano: Zeus il potere, Atena l’intelligenza, Afrodite la sessualità, Ares l’aggressività… Dalla letteratura si impara cos’è il dolore, l’amore in ogni sua declinazione, la gioia, l’angoscia… Perchè se uno conosce la natura dei sentimenti, quando sopraggiunge il dolore sa dargli un nome e ha una mappa per sapere come uscirne”. (Umberto Galimberti)

Questo è uno di quei libri:

 

PIATTO

I cereali integrali sono definiti carboidrati complessi per la loro struttura molecolare che gli conferiscono un altissimo valore qualitativo. Poco utilizzati perchè ormai abituati a gustare chicchi e prodotti più raffinati, dovremmo abituarci ad assumerne almeno 50 gr al pasto, imparando ad apprezzare consistenze e gusti più ostici ma decisamente più vitali.

AVENA INTEGRALE CON PISELLI SPEZZATI E PORRI

Ingredienti:

1 bicchiere di avena integrale
1/2 bicchiere di piselli spezzati
1 piccolo porro
Brodo vegetale q.b.
2 cucchiai di granella di nocciole (facoltataivo)

Mettete in ammollo l’avena per 12 ore poi lavate i piselli e metteteli in una pentola dal fondo alto con il porro mondato e tagliato a rondelle; fate rosolare con un poco di olio evo. Aggiungete l’avena ammollata e il brodo e fate cuocere per 45/60 minuti. Potete tenere questo primo piatto denso (tipo risotto) oppure brodoso (tipo minestra), dunque regolate la quantità di brodo a secondo del vostro gusto. Servite caldo con una spolverata di granella di nocciole.

PRATICA

LA CONSAPEVOLEZZA SULLE AZIONI QUOTIDIANE

La continuità meditativa durante la giornata si realizza con un’attenzione precisa ai movimenti, alle azioni, alle sensazioni e agli stati mentali, per il maggior tempo possibile. Tutto è importante, anche mangiare, lavarsi i denti, sbrigare faccende domestiche. La meditazione consapevole deve estendersi a ogni momento della nostra vita. Ciò richiede pazienza ed esercizio. Se avete difficoltà createvi dei rimandi mentali: ad esempio ogni volta che venite a contatto con l’acqua ricordatevi di essere presenti con quello che state facendo. Se riuscite anche solo una volta a porre totale attenzione potrebbe essere l’inizio dell’abitudine di “essere attenti”.

È utile rinforzare gli sforzi prestando attenzione nel quotidiano passando in rassegna o tenendo traccia delle vostre annotazioni giornaliere, ma senza giudicare, e registrando la  pratica in un diario della meditazione.

L’attenzione ai sentimenti, anche quando sono deboli e brevi, può essere sostenuta per tutto il giorno. Se da principio non siete capaci di differenziare le emozioni, usate la strategia di farvi una domanda di controllo: quale sensazione è presente in questo momento? In questo modo potete risolvere il caos dei pensieri confusi abitualmente presenti.

Attraverso la pratica, l’attaccamento alle emozioni verrà abilmente eliminato. Ciò non vuol dire che questa pratica porterà a un freddo distacco o a un rifiuto della emozioni. Al contrario, mente e cuore diventeranno più aperti e liberi dalla febbre dell’attaccamento.

E allora, buon ascolto, buona lettura, buona cucina e buona pratica!

Silvia F.